Psicologo a scuola

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Rivolgo i miei progetti d’intervento nelle scuole alle secondarie di primo grado (scuole medie) perché gli alunni in questa fase evolutiva attraversano un periodo molto delicato della loro crescita. Sono per questo molto fragili e bisognosi di figure di riferimento diversificate oltre ai propri genitori. Pertanto, nella mia esperienza, sono più propensi a fruire del servizio di sportello psicologico, lasciando da parte diffidenza e sospetto, più frequenti invece in adolescenza inoltrata.

La scuola ricopre un ruolo cruciale sia per i ragazzi che per le loro famiglie, non solo per la formazione didattico educativa, ma anche perché è il luogo di riferimento nel quale si strutturano le relazioni con gli adulti e con il gruppo dei pari. La scuola coincide con lo scenario in cui prende forma la densità del vissuto dei ragazzi, spesso disorientati nel passaggio tra fanciullezza e adolescenza, e si può configurare come un prezioso osservatorio dei processi di crescita e delle fatiche ad essi correlate. L’ambiente scolastico pur essendo per i preadolescenti un contesto che richiede impegno e che può comportare una quota di frustrazione, è comunque un luogo che contribuisce alla realizzazione di sé, un ambiente che accoglie, contiene e che offre una continuità alle relazioni. A volte però è anche lo spazio in cui si scatenano disagi dovuti allo sviluppo dell’emotività tipico di questa fase, e in cui emergono atteggiamenti aggressivi ora verso i pari ora verso gli insegnanti.

Attraverso la relazione positiva con alunni, insegnanti e genitori, lo psicologo a scuola opera la promozione del benessere psicologico, prevenzione del potenziale disagio e, nei casi critici, può ricoprire quella funzione di ponte con enti esterni cui indirizzare l’alunno verso un percorso terapeutico più mirato.