Formazione
Mi sono laureata a pieni voti all’Università degli Studi di Pavia nel 2005 in Scienze e Tecniche Psicologiche con una tesi sullo Psicodramma classico e nel 2008 in Psicologia clinica, con una tesi dal titolo “Il concetto di Godimento nella clinica dei disturbi del comportamento alimentare”.
Col corso Biennale in Psicomotricità relazionale seguito presso la scuola Kyron, tra il 2007 e il 2009, ho svolto la pratica osservativa del bambino infant observation e studiato la psicomotricità sul piano pratico e teorico, conseguendo importanti competenze nell’area pedagogica.
Ho svolto il tirocinio universitario presso lo Studio di Psicodramma di Milano, dove in seguito ho approfondito gli studi in materia con un corso specifico. Dopo la laurea specialistica ho prestato servizio come psicologa in formazione nell’ambito della tutela di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento e abuso presso il centro TIAMA.
Dal 2010, superato l’Esame di Stato, sono regolarmente iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia col numero 13285.
Con una tesi dal titolo “Angoscia e Sguardo” mi sono diplomata in Psicoterapia presso la Scuola quadriennale di Specializzazione in Psicoterapia IRPA -Istituto di Ricerca in Psicoanalisi Applicata, fondata e diretta da Massimo Recalcati, durante la quale ho lavorato come specializzanda presso strutture pubbliche ospedaliere (Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Ospedale di Garbagnate Milanese).
Grazie al Corso di specializzazione sulla clinica psicoanalitica dei nuovi sintomi, organizzato dalla Scuola in cui mi sono formata e dall’associazione Jonas Onlus, ho ulteriormente approfondito le problematiche psicopatologiche legate alla nostra epoca e al disagio sociale che la caratterizza.
Analisi personale didattica presso lo psicoanalista Uberto Zuccardi Merli.
A partire dal 2014 ho scoperto una passione per l’approccio scientifico alla salute del corpo mediata dall’alimentazione grazie ai convegni e allo studio dei testi del professor Franco Berrino.
Dal 2020 seguo con entusiasmo i corsi di aggiornamento medico-scientifico Bromatech, patrocinati dalla Società Italiana di Biologia Sperimentale, sul microbiota intestinale, con un focus sulla Psicobiotica, poiché molti studi ne dimostrano il ruolo su stress, ansia, depressione, insonnia, apprendimento e memoria, regolazione delle emozioni. Pertanto l’impiego di specifici protocolli di integrazione probiotica può essere estremamente efficace affiancato ad un percorso psicologico.
Con l’arrivo della pandemia di Covid-19 ho iniziato a collaborare con la Sipem SoS Lombradia, partner di Protezione Civile. Dopo una formazione in Psicologia dell’Emergenza, ho lavorato al Servizio Pronto Psy, servizio gratuito di supporto psicologico telefonico.
Considero imprescindibile mantenere uno stato di studio e aggiornamento permanente per una buona riuscita della mia attività:
- Svolgo formazione continua in psicoanalisi frequentando annualmente, dal 2009 ad oggi, il Dipartimento Clinico Gennie Lemoine, che, con cicli di conferenze cadenzate su tutto l’anno, affronta temi riguardanti la clinica psicoanalitica contemporanea discutendone con noti psicoanalisti di fama internazionale
- Seguo settimanalmente corsi medico-scientifici sul microbiota intestinale tenuti da famosi ricercatori, docenti universitari e medici specialisti
- Svolgo formazione continua di ampio respiro su diversi temi di interesse clinico con seminari organizzati dall’Ordine degli Psicologi in ottemperanza al raggiungimento dei crediti ECM richiesti alla mia professione.
Orientamento
La mia pratica è orientata dalla psicoanalisi lacaniana, il cui studio accompagna il mio percorso professionale sin dal suo inizio.
Jacques Lacan, uno dei maestri della psicoanalisi dopo Freud, descriveva l’inconscio strutturato come un linguaggio. Parole precise e concatenate tra loro segnano la nostra storia individuale e determinano la formazione di un discorso del tutto unico, che ci riguarda e ci racconta a partire dalle nostre radici, definendo lo stile con cui ci approcciamo agli altri e al mondo. Grazie all’emersione della parola, nel corso dei colloqui, promuoviamo la scoperta di questo discorso, dell’inconscio, che porta con sé la nostra verità più intima e sconosciuta.
Il mio orientamento improntato sulla psicoanalisi, combina l’inclinazione personale all’attenzione per le parole, il cui fascino mi catturava fin dagli studi liceali, con l’interesse per la dimensione corporea in relazione a quella psichica, che mi ha spinta allo studio e alla pratica della psicomotricità, dello psicodramma classico e ad approfondire, attraverso il contributo di studi di carattere medico, in particolare della psicobiotica, come i sintomi del corpo si annodino con le questioni psichiche. La parola e il corpo, come luoghi di espressione dell’inconscio.
Così come l’inconscio è strutturato come un linguaggio, Lacan sosteneva che “L’uomo nasce in un bagno di linguaggio. Questo bagno di linguaggio determina l’uomo già prima della nascita”. Si tratta del bagno per così dire culturale che avviene nella società che ci circonda. Rivolgo una particolare attenzione ai nuovi sintomi contemporanei, frutto dei mutamenti del nostro contesto storico, culturale e sociale, come rivela chiaramente la clinica. Guardo a quegli elementi critici che la modernità genera e che si traducono in fattori di rischio per la salute psichica. Ogni persona però è unica, anche nel suo modo di formulare la propria sofferenza, pertanto la mia cura sta nel dare una lettura incrociata della declinazione soggettiva del disagio derivato dall’ambiente esterno con gli elementi cruciali della storia personale.
L’ascolto attivo e consapevole permette di aiutare il soggetto con lievi interventi a mettere in parola e ad avvicinarsi e ad individuare progressivamente la sua questione personale per elaborarla e poi riscriverla nel modo più coerente possibile con i propri bisogni e il proprio desiderio.
Pratica clinica
Al centro della mia pratica clinica vi è la parola del paziente. È una pratica clinica del particolare, dell’uno per uno, del soggetto della parola.
Freud indicava che bisognasse ascoltare ogni paziente come se fosse il primo, lasciando fuori dalla stanza i preconcetti teorici che pur strutturando il sapere del professionista ne condizionano lo sguardo e portano a sovrascrivere il discorso del paziente. Il riferimento teorico è fondamentale, tanto quanto lo è prestare alle parole scelte dal soggetto un ascolto attento e scevro di modelli generali. Si tratta dunque di combinare la dimensione teorica universale con quella pratica particolare. La pratica clinica dell’ascolto mette al centro la particolarità e unicità di ogni soggetto. Interventi mirati permettono al soggetto l’incontro con la propria parola, col proprio testo parlato sviluppatosi nel corso dei colloqui, e in questo incontro si realizzano nuovi significati e si identificano i temi cruciali alla base del malessere.
Rivolgersi ad uno psicologo è il primo passo per incamminarsi sulla via della ripresa e per incontrare la possibilità di capire cosa sta succedendo.
La mia pratica è orientata dalla psicoanalisi lacaniana. I percorsi possibili seguono le necessità della persona mirando alla realizzazione di quello che Lacan chiamava il “soggetto del desiderio“.
I colloqui si aprono con un primo tempo dedicato all’obiettivo di individuare, circoscrivere e comprendere la domanda che la persona formula, utile ad accrescere la consapevolezza di ciò che fa problema, chiarirlo e portarlo su un piano di possibile elaborazione. Da questo punto si avvia un secondo tempo in cui il percorso mira a fornire, in base ai diversi casi, consulenza, sostegno, prevenzione o cura mirate a sostenere, favorire e sviluppare le potenzialità individuali e migliorare la qualità della vita personale, familiare, lavorativa, sociale o di coppia.
Durante il percorso il soggetto sperimenta la funzione di balsamo che la parola può avere nei momenti in cui la vita prende la forma di un nodo indistricabile.
Mi occupo della diagnosi e della valutazione delle problematiche psicologiche e di condurre percorsi di consulenza, orientamento, supporto e cura dei sintomi.