Orientamento

La mia pratica è orientata dalla psicoanalisi lacaniana, il cui studio accompagna il mio percorso professionale sin dal suo inizio.

Jacques Lacan, uno dei maestri della psicoanalisi dopo Freud, descriveva l’inconscio strutturato come un linguaggio. Parole precise e concatenate tra loro segnano la nostra storia individuale e determinano la formazione di un discorso del tutto unico, che ci riguarda e ci racconta a partire dalle nostre radici, definendo lo stile con cui ci approcciamo agli altri e al mondo. Grazie all’emersione della parola, nel corso dei colloqui, promuoviamo la scoperta di questo discorso, dell’inconscio, che porta con sé la nostra verità più intima e sconosciuta.

Il mio orientamento improntato sulla psicoanalisi, combina l’inclinazione personale all’attenzione per le parole, il cui fascino mi catturava fin dagli studi liceali, con l’interesse per la dimensione corporea in relazione a quella psichica, che mi ha spinta allo studio e alla pratica della psicomotricità, dello psicodramma classico e ad approfondire, attraverso il contributo di studi di carattere medico, in particolare della psicobiotica, come i sintomi del corpo si annodino con le questioni psichiche. La parola e il corpo, come luoghi di espressione dell’inconscio.

Così come l’inconscio è strutturato come un linguaggio, Lacan sosteneva che “L’uomo nasce in un bagno di linguaggio. Questo bagno di linguaggio determina l’uomo già prima della nascita”. Si tratta del bagno per così dire culturale che avviene nella società che ci circonda. Rivolgo una particolare attenzione ai nuovi sintomi contemporanei, frutto dei mutamenti del nostro contesto storico, culturale e sociale, come rivela chiaramente la clinica. Guardo a quegli elementi critici che la modernità genera e che si traducono in fattori di rischio per la salute psichica. Ogni persona però è unica, anche nel suo modo di formulare la propria sofferenza, pertanto la mia cura sta nel dare una lettura incrociata della declinazione soggettiva del disagio derivato dall’ambiente esterno con gli elementi cruciali della storia personale.

L’ascolto attivo e consapevole permette di aiutare il soggetto con lievi interventi a mettere in parola e ad avvicinarsi e ad individuare progressivamente la sua questione personale per elaborarla e poi riscriverla nel modo più coerente possibile con i propri bisogni e il proprio desiderio.