Psicologo in farmacia: il piano triennale di Federfarma

psicologo in farmacia

Come conseguenza della pandemia è emersa chiaramente la necessità di rafforzare la sanità sul territorio. Nella riorganizzazione che dovrà avvenire, le farmacie vogliono e possono essere coinvolte a diversi livelli, quindi non solo nella consegna di farmaci e presidi, ma anche in attività di prevenzione e nell’effettuazione di test e screening, o nel supporto ai pazienti colpiti da Covid-19 trattati in regime di assistenza domiciliare. Su questo tema, che necessariamente coinvolge anche gli aspetti economici della categoria, si basa il programma del prossimo triennio della nuova dirigenza di Federfarma. A tale proposito questo progetto si pone come valida integrazione nel modello di una farmacia che è vista dal cittadino sempre di più come luogo familiare e di facile accesso al consiglio esperto e alla consultazione.

A tal fine risulta fondamentale implementare in farmacia un servizio di qualità di assistenza psicologica alla persona.

Nel contesto Covid-19 le farmacie hanno saputo immaginare una diversa fruizione dell’iniziativa “Lo psicologo in farmacia”, attivata da molti con successo, adattandola a modalità digitali e in remoto. Normalmente il servizio si svolge all’interno degli spazi della farmacia, contesto facilmente accessibile e familiare, ma è possibile disporre del servizio anche telefonicamente o con videochiamate.