Dal 18 gennaio si assiste con un certo entusiasmo alla nuova notizia sulla mozione approvata in consiglio regionale che prevede l’insediamento di un servizio essenziale per la salute delle persone ovvero lo Psicologo di Base.
Da anni gruppi e associazioni di psicologi si battono per realizzare il servizio di psicologia di base, gratuita e illimitata per i cittadini, proprio come il medico di base, ora definito Medico di Medicina Generale.
Niccolò Carretta, consigliere regionale che ha depositato la mozione si è detto “Emozionatissimo e contentissimo – ed ha aggiunto – da oggi anche la Lombardia avvia il percorso per rendere il supporto psicologico un servizio della sanità pubblica, che, mi auguro, verrà sviluppato all’interno delle nuove Case della Comunità previste dal PNRR“.
La Regione Lombardia ha avviato un potenziamento della Legge Regionale Sociosanitaria, in linea con quanto previsto dal PNRR. Così il 22 dicembre è stata inaugurata la prima delle 218 Case di Comunità previste in tutta la Lombardia, in via Rugabella, in centro a Milano. Qui molti servizi volti ad una presa in carica integrata del cittadino. Sul piano dell’assistenza psicologica, per ora, è in fase di attivazione solo lo Sportello psicosociale per minori e adolescenti che si prefigge l’obiettivo di occuparsi, in particolare, anche del Disturbo specifico dell’apprendimento (Dsa) e dei Bisogni educativi speciali (Bes). Tra le sue prestazioni, anche bullismo e cyberbullismo, parent training e Disturbi del comportamento alimentare (Dca). Fontana ha dichiarato: “È un primo passo per essere più vicini ai bisogni dei cittadini, dare risposte più immediate e alleggerire al contempo gli ospedali”.
Dunque quella dello psicologo di base è al momento una proposta che non vedrà in breve tempo la propria realizzazione. Come dice il consigliere Carretta: “La palla adesso passa nelle mani della Giunta per la messa a terra del progetto: vigilerò attento nell’auspicio di poter lavorare il più presto possibile ad un progetto di legge che renda strutturale questa novità”.
Emanuele Monti presidente della Commissione Sanità in Consiglio regionale ha detto: “La legge – ha proseguito – prevede l’istituzione di un board, un consiglio di rappresentanza, formato da dirigenti di Ats, Asst e dirigenti dell’assessorato al Welfare che avrà il compito di governare le scelte effettuate. La riforma include un potenziamento dei medici di famiglia così come delle associazioni dei pazienti, un valore importantissimo per la nostra regione. Da Regione ben 800 milioni di euro a supporto di questa legge, servono però più risorse dal Governo centrale. Così come bisogna superare il tema del budget del personale. Anche su questo – ha concluso il presidente della Commissione Sanità – servono scelte forti da Roma”.
Ecco dunque che, laddove le intenzioni sembrano buone, sembra non ci sia da aspettarsi molto sostegno dal Governo centrale, che è lo stesso che ha escluso dalla legge di bilancio il Bonus psicologo (o Bonus salute mentale).
Restiamo allora a vedere se e come Regione Lombardia organizzerà il servizio dello Psicologo di Base, con fiducia, ma senza troppe illusioni.
Fonte: https://www.lombardianotizie.online